ROMA – BOLOGNA 1 gennaio 2022 COMUNICATO STAMPA VICENDA NFT E I CENTO MILIONI DI EURO SPARITI A DANNO DEGLI INVESTOTORI: L’UNICA VIA È QUELLA DELLA DENUNCIA QUERELA
ROMA – BOLOGNA 1 gennaio 2022
COMUNICATO STAMPA
VICENDA NFT E I CENTO MILIONI DI EURO SPARITI A DANNO DEGLI INVESTOTORI: L’UNICA VIA È QUELLA DELLA DENUNCIA QUERELA
Nell’ambito della vicenda criptovalute della Società New Financial Technology Ltd c'è ancora chi spera che la società restituisca a breve il denaro investito.
La Società, questa volta attraverso una dichiarazione dell’avvocato Emanuele Giullini, uno degli amministratori della Nft con sede a Londra, ha reso noto che il mancato rimborso in favore della platea di soggetti che aveva deciso di investire denaro in criptovalute (con la promessa di interessi mensili del 10%, ndr) sarebbe stato causato dalla mancata “monetizzazione” degli investimenti da parte di alcune Società che sarebbero tuttora inadempienti al contratto sottoscritto in data 14 settembre 2022 e in forza del quale si obbligavano al pagamento della prima tranche entro 60 giorni dalla firma, termine decorso il 14 novembre.
Tale pagamento non si sarebbe ad oggi concretizzato e, stando alle parole dell’avvocato Giullini, la Nft è in credito di 100 milioni di euro, ovvero l’ammontare della presunta truffa contestata dalla Procura di Treviso.
Oltre il danno, la beffa per migliaia di investitori – commenta l’avv. Bruno Barbieri, Vicepresidente Nazionale Codacons- che a tutt’oggi non hanno ricevuto alcun rimborso che era atteso e promesso già dal mese di settembre 2022 sulla base del famoso algoritmo che avrebbe determinato, a detta della Nft, un rendimento mensile «garantito» del 10%.
Al momento quel che è certo è il buco da 100 milioni di euro a danno di seimila risparmiatori e che due dei tre fondatori della Società risultano irraggiungibili, inoltre si concretizza sempre più il timore che la società non abbia mai effettuato alcun investimento, ma abbia pagato ai primi investitori la cedola garantita per contratto usando i soldi di altri investitori, nel frattempo finiti nelle mani della società attratti dai guadagni promessi.
Le responsabilità specifiche a carico degli Amministratori della Società e di tutta la rete Nft sono al vaglio delle indagini avviate Procura di Treviso ed in questa fase è quantomai opportuno che ciascun investitore depositi al più presto, entro e non oltre il 21 febbraio 2023 (ovvero entro tre mesi dalla dal giorno della notizia del fatto che costituisce il reato), una querela in ordine a tale vicenda e renda nota la propria posizione alla Magistratura.
Per maggior informazioni e assistenza è consultabile sul sito nazionale dell’Associazione CODACONS la pagina dedicata alla vicenda NFT (https://codacons.it/caso-new-financial-technology-risparmiatori/) con le istruzioni per aderire nonché per ricevere informazioni via mail o telefonicamente: azionibancariocodacons@gmail.com oppure attraverso il numero verde 800 050800.
Vice Presidente Nazionale CODACONS
Avv. Bruno Barbieri